Pieve di Santa Giustina

LA STORIA

“La pieve di Santa Giustina si trova ora isolata sul crinale orientale dell’omonima collina con la sua severa architettura romanica. Antichissimi elementi lapidei romani del I e III secolo d.C.: Un cippo funerario e una piccola ara, rinvenuti nell’area circostante e visibili in pieve, consentono di ipotizzare che il territorio fosse abitato e che, in epoca tardo-antica, intorno al III-VI secolo fosse sorto nella zona un centro battesimale subordinato al vescovo di Verona e legato alle prime forme di evangelizzazione; forse già da allora dedicato a Santa Giustina, contemporanea di San Zeno. Una antica memoria riporta la semplice tradizione “veniva San Zeno”.

 

ALTO MEDIOEVO

In un antico documento del 966, pergamena P 16, del Fondo Ospedale Civile proprietario del Monastero di San Zeno Maggiore, conservato nell’Archivio di Stato di Verona, appare la pieve Santa Giustina come soggetto giuridico confinante con la proprietà del Monastero di San Zeno nel territorio di Pastrengo. Altre conferme del luogo sacro vengono dai numerosi reperti longobardi che si trovano inglobati nelle mura perimetrali dell’attuale edificio, materiale di recupero che è stato usato per la ricostruzione avvenuta dopo il danneggiamento a causa della furia distruttrice del terremoto del 3 gennaio 1117. In un successivo documento, la Bolla di papa Eugenio III datata Viterbo 17 maggio 1145, è citata la pieve di Santa Giustina come pieve con decime, “Plebem Palatioli cum decimis”, rendite garantite dal Papa a Teobaldo II, vescovo di Verona dal 1135 al 1157.

 

RINASCIMENTO

Nel 1233 durante le lotte tra le fazioni dei guelfi e ghibellini, il partito dei guelfi mise a fuoco il paese di Palazzolo ed è da questa data che la tradizione indica l’inizio dello spostamento del paese sulla collina più a meridione, dove dal 1473 è documentata l’esistenza dell’oratorio di San Giacomo il Maggiore e San Filippo. Tra il 1529 e il 1533 le celebrazioni furono spostate dalla pieve  nell’oratorio, che divenne parrocchiale. In pieve si celebrò in seguito solo nelle feste solenni di Natale, Pasqua, Pentecoste, le feste della Vergine Maria, la prima domenica del mese e per i funerali. La pieve è affiancata da un notevole campanile del XIII secolo che ha la cella campanaria con aperture a bifora. Le colonnine delle bifore, provenienti dall’area presbiteriale, forse dal ciborio, sono datate nella seconda metà dell’VIII secolo e poggiano su capitelli con schema corinzio.

 

LA PIEVE OGGI

Ora la pieve è ancora ufficiata il primo mercoledì del mese, il primo giorno di maggio e durante l’Ottavario dei defunti. All’interno della pieve di Santa Giustina sono ben conservati importanti cicli frescali datati dal XII al XVI secolo, restaurati nel 1982 dal Comune di Sona proprietario dell’edificio sacro. L’Associazione La Torre di Palazzolo si prende cura della Pieve, organizza visite guidate il primo sabato del mese alle ore 16 dal mese di marzo a novembre. Nello stesso periodo è aperta tutte le domeniche dalle ore 10 alle ore 12. Durante la stagione estiva si organizzano al suo interno concerti e serate di poesia.”

ORARI E VISITE GUIDATE

E’ possibile visitare la Pieve prenotando una visita Guidata il
Sabato alle ore 16.00 da Marzo a Novembre

Apertura Pieve ogni domenica ore 10.00

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