Chiesa Parrocchiale di San Giacomo e Santa Giustina
La chiesa parrocchiale di Palazzolo dedicata ai Santi Giacomo il Maggiore e Santa Giustina, fu costruita sul preesistente oratorio di San Giacomo che ebbe la funzione di parrocchiale per 280 anni, fino al 1813. In quell’anno il parroco don Bernardino Isalberti, sollecitato dai parrocchiani, diede inizio alla costruzione del nuovo edificio in stile corinzio, completato nell’edificazione nel 1821 e nella decorazione nel 1837. La facciata fu progettata nel 1844 dall’ingegnere Luigi Castelli e realizzata nel 1899.
All’interno della parrocchiale sono stati ricollocati gli altari recuperati dall’oratorio e la loro datazione va dal 1716 al 1743. Molto più antica è la struttura dell’altare maggiore proveniente dalla chiesa di San Donato alla Colomba in Verona, parrocchiale dal 1529, demolita in seguito al decreto napoleonico di soppressione delle confraternite laicali del 25 aprile 1806. Nel 1813 Antonio Maggi acquistò gli elementi marmorei dell’altare presso il Demanio dello Stato, per farne dono alla chiesa in costruzione. Pregevoli quadri di importanti pittori, quali: Balestra, Franceschini, Farinati, Giovanni Caliari, Creara, Brusasorzi e altri, si trovano nelle specchiature degli altari, lungo le pareti della navata e nelle cappelle laterali.
Un organo di notevole pregio del professore Damiano Damiani viene suonato nella parrocchiale dal 1835. Dalla pieve di Santa Giustina provengono due antichissime opere: Un antico crocifisso policromo del XV secolo è visibile in una cappellina all’entrata della chiesa, ha gli arti superiori disarticolati e della crine per capelli e, una pala che raffigura Santa Giustina in venerazione della Madonna si trova quest’ultima ora nella cappella del Crocifisso; è citata in documenti del Cinquecento.